Lo scorso 6 giugno, sullo stage Digital for PMI di WMF We Make Future 2025, abbiamo parlato di come Advergame e Playable Ads stanno rivoluzionando l’engagement. Con una crescita annua del 27,4%, il mercato globale della gamification si avvia a superare i 100 miliardi di dollari entro il 2030. In un ecosistema digitale sempre più affollato, dove catturare l’attenzione è una sfida quotidiana, questo trend evidenzia come il gioco, inteso come dinamica di coinvolgimento, sia una soluzione concreta ed accessibile, efficacemente integrabile nelle strategie di marketing: dal CRM ai programmi di fidelizzazione, dai contest alla gamification degli spazi fisici, fino all’utilizzo in eventi fieristici, attività B2B, HR e di formazione.

Dopo aver illustrato meccanismi e benefici della gamification in termini di interazione, valore e ROI, uno dei nostri Founder, Matteo Cordini, ha approfondito l’efficacia dei casual game e la loro particolare applicazione nell’ambito delle campagne digitali, siano esse social ads, campagne di lead generation o integrate nel funnel e-commerce e nell’e-mail marketing. Usati in app mobile, social, programmatic e display, i Playable Ads sono offrono performance elevate e un ritorno sugli investimenti significativo: grazie alla loro natura interattiva e coinvolgente, infatti, registrano un CTR fino al 40% superiore rispetto agli annunci tradizionali e un tasso di conversione fino a 7 volte superiore rispetto a quelli video – con casistiche che raggiungono incrementi fino al 700% – con un aumento del 40-60% in metriche chiave come CPI, CPM e ROAS.

Il nostro intervento si è concluso con un excursus sui vantaggi dell’applicazione della gamification nei programmi fedeltà delle aziende e sull’integrazione delle logiche di gioco in contesti fisici, quali eventi, fiere e canali retail, per creare esperienze ibride ad alto impatto. Non è mancata una panoramica su alcune case histories, che hanno permesso a brand come F.C. Internazionale Milano e Salewa di ottenere risultati tangibili.